La Nostra Storia
La nostra azienda, è una piccola attività a conduzione familiare, che cerchiamo di portare avanti ogni giorno con cura e passione, coniugando insieme gli insegnamenti dei nostri nonni, con l’innovazione necessaria per affrontare al meglio le sfide del futuro. In questi ultimi anni abbiamo iniziato un percorso di valorizzazione dei nostri uliveti, con un’età media intorno ai 40 anni e composti principalmente, dalle cultivar tipiche del territorio orvietano (Frantoio ,Leccino e Moraiolo). Lo abbiamo fatto anzitutto diminuendo drasticamente l’utilizzo di prodotti fitosanitari ed operando un inerbimento dei terreni su cui dimorano gli ulivi, cosi da permettere un costante livello di umidità e l’adeguato assorbimento delle acque piovane necessari, per rallentare l’erosione del suolo. La nostra attenzione si è concentrata anche, sul periodo di raccolta delle olive, in cui abbiamo inteso privilegiare la corretta maturazione del prodotto, la raccolta con agevolatori meccanici e la frangitura in giornata, che avviene in frantoi dotati di impianti di estrazione a ciclo continuo. Tutto ciò ha permesso il mantenimento intatto di profumi e sapori del nostro olio che, unitamente alla sua versatilità nell’utilizzo in cucina, lo rendono un prodotto sano, genuino e di qualità.
Monterubiaglio
Il villaggio della terra rossa
Immerso tra i vigneti e gli uliveti della campagna orvietana ecco Monterubiaglio, ridente paesino adagiato sulle colline vulcaniche di argilla rossastra, da cui sembrerebbe trarre il nome ( “Mons Ruber”). Le prime notizie storiche di Monterubiaglio si hanno a partire dal 1292, quando nel Catasto Orvietano, compare per la prima volta con il nome di “Castel Robbiaio”, a testimonianza della presenza del borgo intorno al suo antico maniero. Il centro storico è caratterizzato da un crocevia tipico dell’Urbanistica Romana, tale da far pensare che la Via Trajana Nuova; variante dell’antica Via Cassia tra Bolsena e Chiusi, attraversasse il paese. Avvalora questa ipotesi, il ritrovamento a fine ‘800 nei fondi della Parrocchia di Sant’Antonio Abate ,di un’ara funebre, attualmente visibile presso il Museo Archeologico di Orvieto.
Monterubiaglio
Ricca di acque solfuree e ferruginose è la zona del “Cannelletto”, in cui il Fiume Paglia acquista un particolare carattere torrentizio. In quest’ambito, negli anni ’60, nacque il Complesso Turistico Sabatini denominato “Fonti di Tiberio”, così chiamato per il rinvenimento di alcuni reperti archeologici probabilmente riconducibili al periodo tiberino.
Anche gli Etruschi lasciarono il segno a Monterubiaglio, stabilendosi per primi nell’insediamento di “Coriglia”, dove sono visibili i resti di un antico complesso abitativo, dedito nel corso dei secoli alla lavorazione del laterizio prima e alla tinteggiatura dei tessuti fino in epoca medievale.
La storia di Monterubiaglio si intreccia indissolubilmente al destino e alle vicende della Famiglia Orvietana dei “Monaldeschi della Cervara”, signori di queste terre fino al 1650. Saranno loro a far costruire a ridosso del castello mura fortificate, in grado di contenere la parte del centro storico che comprendeva la Piazza e la piccola Chiesina ottagonale della “Madonna”. Il Feudo di Monterubiaglio passò dopo il 1650 alla Famiglia Lodovisi di San Casciano, poi ai Conti Negroni ed infine ai Giberti – Macioti poco dopo l’Unità d’Italia. Questi passaggi sono testimoniati dagli stemmi nobiliari, ancora oggi incastonati nelle mura del campanile della Chiesa Parrocchiale.